Incredible India – Mumbai secondo giorno

Dopo una rigenerante colazione a base di omelette masala piccante e spezziata, brodino piccante e chutney di cocco, naturalmente piccante, raggiungiamo la stazione di Churchgate da dove partiremo per un tour nella slum di Dharavi, la più grande baraccopoli di Mumbai.
Prendiamo il treno ed impieghiamo oltre 30 min, per raggiungere la zona centrale della città, dove si trova la slum. L’esperienza del treno indiano è incredibile, innanzi tutto occorre verificare bene i vagoni, alcuni sono ad uso esclusivo delle donne, per cui se ci dovessimo sbagliare Riccardo… chissà che fine farebbe! Magari verrebbe fatto scendere al volo, visto che le porte sono sempre aperte! Infatti l’altra cosa fantastica, mai provata prima, è che si può fare il viaggio sporgendosi dalle porte sempre aperte e senza una minima protezione. Sembra di stare al luna park, ma questa è la vita reale di milioni di persone. Naturalmente, è più forte di me e, percorro tutto il tragitto con il vento tra i capelli. Raggiunta la slum, la guida ci prepara un po’ a quello che ci attende e si raccomanda di non fare foto se non nel punto di partenza. Per cui con nostro grandissimo dispiacere non potremo documentare ciò che vedremo se non raccontandolo. Innanzi tutto c’è da dire che in questa baraccopoli vivono oltre un milione di persone su un’area grande come Central Park, quindi praticamente uno sopra l’altro, ma soprattutto in condizioni igieniche terribili, sporco ed immondizia ovunque. Qui malattie come malari, tifo e colera sono all’ordine del giorno. Le baracche di lamiera creano dei cunicoli di passaggio stretti e bui e le viuzze brulicano di attività, infatti, anche se parliamo di una baraccopoli, qui c’è una fiorente produzione che viene esportata nel mondo. Tante le attività, dai vasai che lungo le mini vie danno alla luce decine e decine di vasi, ciotole e ciotoline, agli addetti al riciclo della plastica, che smembrano i diversi oggetti, giocattoli, audio cassette, bottiglie e tanto altro, dividendo le parti in plastica dal resto. Per la maggior parte sono bambini e donne. Gli uomini, con stupore li troviamo in tintorie e sartorie, ma l’attività più allucinante è quella del recupero dell’alluminio, le condizioni sono quasi disumane, in ambienti piccolissimi e bui si trovano delle vere e proprie fonderie, calderoni incandescenti a 600 gradi maneggiati da uomini senza la minima protezione nè nessun tipo di areazione, le polveri nere sono depositate ovunque e gli uomini hanno il volto tumefatto e sfinito. In altri cunicoli viene lavorato il ferro e in altri si verniciano vecchie latte rimesse a nuovo. Incontriamo poi un gruppo di bambini che scalzi giocano in mezzo ad una discarica. Pochi bambini riescono ad andare a scuola, sono troppi per una disponibilità limitata, per cui molti ne troviamo a girovagare. La cosa particolarmente bella del tour che abbiamo fatto è che l’agenzia devolve l’80% del ricavato per attività educative nelle slum, conosciamo una ragazza di Firenze che da 8 anni vive qui e si occupa proprio di organizzare corsi di computer, inglese e supporto al lavoro. Terminato il giro riprendiamo il treno e, fatta combriccola con altri partecipanti al tour, per l’esattezza un ragazzo svizzero, un signore austriaco e una signora tedesca, tutti rigorosamente in viaggio da soli, decidiamo di fare uno stop al Mahalaxim Dhobi Ghat ovvero il più grande lavatoio di Mumbai con più di 1000 vasche e migliaia di capi da lavare. Proseguiamo sempre con il gruppo e ci spostiamo a Chowpatty per prendere un particolare gelato al piatto e poi dopo una bella camminata raggiungiamo i giardini sul promontorio di Chowpatty, un luogo tranquillo e pieno di coppiette. Un po’ affamati, visto che x tutti l’unico pasto era stato il gelato, ci fermiamo ad un baracchino a mangiare dello squisito masala soba e samosa, una vera delizia. Concludiamo con un masala thai preso per strada. Ridiscesi verso la spiaggia, la troviamo completamente cambiata, da che nel pomeriggio era vuota, all’ora del tramonto è piena di gente di ogni età e di venditori ambulanti, riusciamo addirittura ad affittare uno stuoino per la sederci. Ci godiamo il tramonto e la serata sotto un incredibile cielo stellato.

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