La Scarzuola e la città ideale

Un giorno il nostro caro amico Corrado, incontrandoci per caso ci dice: Che fate domani? Se non avete impegni vi porto a vedere un posto fantastico, surreale e con una guida fuori dal comune.

Ok, rispondiamo noi, ovviamente quello che propone Corrado è sempre un’assicurazione.

Una mattina quindi, partiamo insieme alla scoperta di questo luogo misterioso, LA SCARZUOLA, così vicino a casa nostra ma così lontano dalla nostra immaginazione.

Siamo fortunatissimi e quando arriviamo siamo soltanto in sei, noi quattro più un’altra coppia, che ci dice di essere ritornati li per l’ennesima volta a vedere la Scarzuola, ma soprattutto per… ascoltare la guida.

Questo fatto ci incuriosisce ancora più.

All’ora prestabilita per la visita (si può visitare solo su appuntamento e in gruppo) ci apre Marco il custode e guida “sprirituale” del posto.

Appena entrati visitiamo il monastero molto bello, quindi rimaniamo stupiti dalla bellezza degli affreschi, della storia, ma in questo primo momento rimaniamo veramente stupiti dalla guida… un mito!!! Con il suo modo di parlare e raccontare le cose non capisci se ti prende per il c… oppure se è pazzo! Fatto sta che riesce a farti interessare il posto più di quanto immagineresti, riesce a farti ridere da morire e riesce a farti rimanere perplesso per certe sue affermazioni al limiti della follia umana.

Lasciato in monastero inizia la vera e proprio città ideale di Tommaso Buzzi. Ora lo spettatore viene proiettato in un’altra dimensione, fatta di distorzioni geometriche, giochi di luce, segni, simboli e misticismo. Non so se alcuni di voi hanno mai giocato con myst, il famoso videogioco che negli anni novanta ha devastato le menti e la fantasia di molti videogiocatori con il suo paesaggio surreale, ma la stessa BBC ha girato un documentario sulla Scarzuola quale scenario modello per il gioco.

E’ Incredibile rendersi conto che al di fuori della Scarzuola non si vede assolutamente nulla di tutto questo, è tutto nascosto e rigorosamente tenuto segreto da mura e piante.

Ogni centrimentro di questo posto è particolare e avvincente, poi se aggiungete Marco, la guida più folle che esiste passerete una mezza giornata incredibile in un altro mondo.

Si narra che nel 1218 vi dimorò San Francesco di Assisi costruendosi una capanna fatta con la scarsa, (pianta palustre, da cui il nome Scarzuola). Il Santo vi fondò un Convento piantando un alloro e una rosa creando una fonte della quale la gente porta ancora molta devozione. Nella piccola chiesa del convento è custodito un affresco della prima metà del XIII secolo, uno dei primi ritratti del Santo in levitazione.

Oggi La Scarzuola è un luogo d’incanto, trasformato dall’Architetto milanese Tommaso Buzzi, che acquistò il complesso conventuale nel 1957 per costruire la “città ideale”. Il recupero del convento fu il primo atto del progetto di Buzzi; subito dopo passò ai giardini, trasformando gli innocenti orti dei frati in un fantastico impianto verde ove, tra siepi di bosso, fiori rari, statue e pergolati, si rievoca il mito d’amore di Polifilo e della sua ninfa. Ultimato così il recupero della “città sacra”, Buzzi passò ad edificare la sua “città profana”, che chiamerà “Buzziana”. Questa inizia a sorgere al termine del giardino, affacciata su un vasto anfiteatro naturale. Appare come una bizzarra e sconvolgente cittadella tutta in tufo, le cui fabbriche paiono modellate con la sabbia, come i castelli che si fanno in riva al mare. Gli edifici sono collegati tra loro da zone teatrali vere e proprie ( scene, gradinate, grandi vasche) realizzate sul rilievo del terreno e sostenute da poderosi muri di tufo.

La Buzziana appare proprio una città profana, sovraccarica com’è di riferimenti e citazioni: ovunque vi sono impressi motti, monogrammi e simboli indecifrabili. Concepita in base ad un personalissimo neo-Manierismo, la cittadella presenta forme sconcertanti e complesse: vi abbondano scalinate e scalette, modi espressivi “alla rustica”, bassorilievi di mostri, statuine, figure fitomorfe “alla Arcimboldi” senza alcun richiamo all’architettura. C’è un affastellarsi di edifici e monumenti che ha del miracoloso: strutture circolari come osservatori astronomici arabi, costruzioni zoomorfe, tebaidi e pozzi di meditazione, luoghi di rappresentazione e templi di culti pagani con la torre di cristallo, che pare, invece, il pinnacolo di una cattedrale gotica.

Alla sua morte, avvenuta nell’80, Tomaso Buzzi lascia incompiuta la creatura di pietra, ed esprime il desiderio che la natura ne prenda possesso, la divori, ne faccia un insieme di belle rovine degne del pennello di Clerisseau. Ma la Buzziana non scompare e oggi, quasi interamente compiuta, si presenta all’uomo del Terzo Millennio come un labirinto dello spirito, una concezione che forza le regole della nostra dimensione per imporne un’altra.

  • Località Scarzuola – 05010 Montegabbione (Terni)
    Tel.+39.0763.837463 – fax +39.0763.837463
  • Orari visite: visite guidate a gruppi, su prenotazione
    Prezzi: € 11.00
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