Made in China – Guilin e le sue colline

Ci riproviamo, oggi un nuovo tour, speriamo bene!
Avendo solo due giorni in questa zona, dobbiamo ottimizzare i tempi. Anziché essere un mini gruppo, questa volta siamo un pullman intero di cui la maggioranza cinese e pochi occidentali. La guida non si azzita più, capirai ogni cosa la ripete in inglese e cinese. Ritenta la storiella dell’autista e canzoncine varie, ma nessuno l’asseconda, così lascia subito perdere. Un’oretta di strada e arriviamo a Yang Di da dove prendiamo delle barchette di bamboo, come le chiamano loro, forse in origine lo erano,in realtà ora sono fatte di 4 tubi di plastica e sono a motore. La cosa bella è che sono da soli 4 posti. Iniziamo la navigazione sul fiume Li che ci porterà a Xing Ping in circa 1,5 ore. Abbiamo preferito questa mini crocierina, piuttosto che quella sul traghetto della durata di 4 ore, dopo un po’ ci annoiano! A parte qualche sosta senza senso lungo le sponde, lo scenario è meraviglioso. Il fiume passa tra le alte colline arrotondate e dalle forme particolarissime. È veramente molto bello, peccato che i cinesi sono veramente tanti e il fiume è affollatissimo dalle mini imbarcazioni e dai traghetti. Cerchiamo di immaginare la pace e tranquillità di questo meraviglioso luogo al tempo in cui i soli pescatori con le barche di bamboo a remo navigavano il fiume. Certo dobbiamo sforzarci non poco, il rumore dei 1000 motori in azione è tanto e soprattutto il casino che fanno i cinesi, sono un popolo rumoroso e amante del chiasso, come ci conferma una ragazza cinese. Arrivati a Xing Ping, la guida ci accompagna all’autobus di linea, veramente scassato e dai posti minuscoli, tanto che Rick deve stare tutto storto, non gli ci entrano le gambe, ci saluta e ci dice che il tour finisce qui… ma adesso ci chiediamo, essendo un bus di linea, quando capiremo che siamo arrivati al centro di Yangshuo? E infatti, con noi c’erano anche altre due coppie di stranieri e ogni tanto ci guardavamo e dicevamo “sarà questa”?
Fortunatamente è non si sa come abbiamo fatto, siamo riusciti a beccarla!
Il centro di Yangshuo e molto carino, ma assolutamente ultra turistico, per noi sicuramente da trascorrerci non più di qualche ora. Dopo un pasto andato non proprio bene a base di noodles puzzolenti, decidiamo di ripiegare su un turistico, ma più sicuro ristorantino tedesco, gestito proprio da tedeschi! Ci rilassiamo un po’ e mangiamo salsiccia crucca e spatzle! Per digerire il pranzetto non proprio leggerissimo, andiamo a fare due passi sulla sponda del fiume, dove ci facciamo delle belle risate. I cinesi come più volte detto, sono un po’ particolari, si divertono con poco e soprattutto in modi strani, si fanno un miliardo di foto nelle pose più idiote che esistono, i giovani si fanno in continuo i selfie, anzi sono capaci di farsi una foto con il telefonino mentre si stanno facendo fare una foto da un’altra persona…follia pura, oppure indossano gli abiti tradizionali che affittano e il fotografo gli fa un servizio intero! Poi adorano fare cose pericolose e senza senso, come passare su una lastra di cemento nel fiume, rischiando di scivolare e rompersi una gamba, solo per farsi fare una foto!
In abbinamento al tour di oggi abbiamo aggiunto lo spettacolo “Impression of Sanjie Liu” diretto dal regista dell’apertura dei giochi olimpici di Pechino, che si tiene a pochi chilometri da qui.
Alle 18.30, secondo le indicazioni del nostro ostello, dobbiamo farci trovare davanti al KFC, ci verranno a prendere. Aspetta e aspetta, non si vede nessuno, poi spunta un omino un po’ stano che ci fa cenno di seguirlo. Ma siamo sicuri che è lui? Manco a dirlo, nè parla inglese, nè riesce a leggere il foglietto che abbiamo. Ci fa salire su un pulmino stracolmo che per fortuna arriva a destinazione. Da qui comincia la follia più assoluta, c’è una ragazza che sul sedile di uno scooter gestisce tutte le prenotazioni, intorno ci sono decine e decine di persone che urlano e le tirano dei foglietti, dobbiamo farci largo e andare da lei, anche perché oltre a darci i biglietti deve anche dirci come poter rientrare a Guilin in autobus. La gente urla all’impazzata, spingono e come solito sputano. Una roba inimmaginabile. Adesso ci troviamo in mano due pezzi di carta riciclati, uno per lo spettacolo e l’altro per l’autobus di rientro. Siamo un po’ dubbiosi sull’organizzazione e sul riuscire a tornare a Guilin. Incredibile, ma vero, alla fine nel casino folle e assoluto che regnava, tutto è andato per il verso giusto. È uno spettacolo teatrale in un palcoscenico naturale pazzesco, nel fiume Li e tra le meravigliose colline. Rappresenta la vita dei pescatori dell’epoca con un gioco di luci e musica incantevoli.
Unica pecca è il rumore che fanno i cinesi, non riescono a stare tranquilli e composti nemmeno a “teatro”!
Incredibilmente prendiamo anche il pullman giusto che in un oretta e mezza ci riporta a Guilin.

5 comments
  1. Guardando le foto del lago credo sia lo stesso che abbiamo visto in viaggio di nozze. Ricordo le numerosissime colline arrotondate… Però non ricordo tanta gente.
    Ci avevano offerto, in barca, un liquore con un nome impossibile con un serpente morto a bagno dentro la bottiglia…
    Buon divertimento amici, state facendo un viaggio meeeraaaaviiiigliooosooo !!!

  2. Ciao fede sicuramente è lo stesso posto perchè è uno dei più visitati in Cina. Da quando ci siete stati voi la Cina è cambiata un pochino 😉 sicuramente rimarrò scioccato quando andremo nel sud che io visitai 13 anni fa! Grazie ragazzi ci sentiamo prestissimo.

  3. Non ti dico nemmeno :”mi farai vedere le foto”… altrimenti dovremmo stare 2 settimane in vacanza a casa vostra per scorrerle tutte…
    Buon proseguimento

  4. siete voi sempre in giro per il mondo…. noi al massimo una settimana a torrette…. e una in montagna…. per il resto semo sempre a PG
    a presto, amici.

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