Seychelles in gravidanza – La Digue il giorno dopo

Il primo giorno è sempre tremendo, il viaggio ti sballa orari e ritmi, ma una rigenerante dormita rimette in sesto.
Alle 6.30 suona la sveglia, vogliamo goderci il fresco della mattina, che qui comunque non esiste…ti alzi ed è già caldo. Preparo la colazione nella mini cucina, siamo organizzatissimi. Il cinguettio degli uccelli a quest’ora è incredibile. Come ci sediamo a tavola ci raggiunge l’uccellino rosso dalla maschera nera che ci farà compagnia ad ogni pasto e che Rick riesce quasi ad addomesticare.
Con le nostre biciclette munite di cestino (quello dei supermercati) dove possiamo portare comodamente tutto il necessario, ci spostiamo nella parte più a sud dell’isola, circa 4 km in mezzo alla giungla, una strada meravigliosa ed emozionante dove la natura è esplosiva. Fichi strangolatori, interi manti e liane di potos, felci, palme, e una serie di piante di cui non conosco il nome, ma che da noi vengono vendute per appartamento. È una vera giungla, e la parete della montagna termina con le piante altissime che io chiamo “giurassiche” poiché mi fanno venire in mente i tempi dei dinosauri. La strada è fatta di saliscendi e termina a Grande Anse, una spiaggia circondata di palme, piante di takamaka e massi di granito. Il mare è color turchese raggiante e spumeggiante. Nessuno osa stazionare nella grande spiaggia, il sole è rovente ed impossibile sin dalla prima mattina, si va alla ricerca della nicchietta riparata dalle palme o dai massi. Il relax è totale, la brezza marina è piacevolissima e la vista inebriante.
La nostra permanenza in spiaggia è sempre molto limitata, non riusciamo a stazionare troppo, così ripartiamo verso il centro dell’isola pranziamo ad un take away, poi ci andiamo a rinfrescare nel nostro alloggio. La mia panciotta impone ritmi molto più lenti ed attenti, niente giri in orari caldissimi e riposo dopo pranzo.
Oggi è il giorno del festeggiamento del mio compleanno…ieri eravamo troppo lessi, così ci organizziamo per trovare una bella spiaggia dove ammirare il tramonto, e, muniti di Saint Clair che abbiamo portato in valigia, calici, snak e candelina ci muoviamo a sud, ad Anse Severe; il posto è perfetto, una lunga spiaggia bianca circondata di piante, il sole sta tramontando e con i caldi riflessi della luce, brindiamo.
Il sole scende velocissimo e dopo un quarto d’ora dal tramonto non si vede più nulla. In questa minuscola e rilassante isola, l’illuminazione in strada è praticamente assente, sono solo i pochi negozi ad illuminare la via. Fortunatamente avevamo letto dei racconti di viaggio per cui ci siamo muniti di torce da testa. La sera al calar del buio tutto è ancora più suggestivo ed intimo. La bellissima e lucente luna sbuca tra le palme e i giganteschi, ma meravigliosi pipistrelli dal collo di volpe iniziano i sorvoli sopra di noi, l’apertura alare è così imponente, che al loro passaggio creano un’ombra, li paragono ad un’aquila per dimensione.

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Seychelles in gravidanza – Praslin

Oggi lasciamo La Digue, questa volta però per andare al porto chiediamo un taxi, arriva un pulmino che fa varie tappe nel tragitto fino a riempirsi. Prendiamo il traghetto e in 15 min circa siamo a Praslin. Qui ci attende la macchina presa a noleggio, grazie alla gentilezza di Stephane (dell’alloggio di La Digue) che ha pensato a tutto.
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