Incredible India – Mumbai primo giorno

Siamo curiosi di vedere se l’impatto con l’India è sempre allucinante e sconvolgente o se i tanti viaggi in oriente rendono tutto più normale.
Alloggiamo nella zona di Fort a sud di Mumbai comodissima per raggiungere a piedi i principali luoghi di interesse; tanto quando viaggiamo al posto delle suole mettiamo i pneumatici, hihihi. Andiamo diretti al Victorial Terminus, la stazione più incredibile che abbia mai visto, costruita dagli inglesi intorno al 1890 e dichiarato patrimonio dell’Unesco. La biglietteria è meravigliosa, all’interno dell’edificio storico, sembra un museo, un mix di stili, vittoriano, islamico e hindu e la facciata esterna molto ricca e decorata.
Oggi è domenica e sicuramente non c’è l’affollamento che ci immaginavamo. Per quanto riguarda l’impatto con questo paese, beh che dire, ci sembra tutto “normale”. La prima volta in India sono stata 2 giorni in bambola, sconvolta, atterrita e schifata da puzze e sporcizia. Mumbai sicuramente non è New Dheli, ma secondo me ci siamo assolutamente abituati! Arriviamo al Crawfort Market, il mercato della frutta e verdura. Veniamo braccati da un signore di una certa età, guida improvvisata, che ci segue per diverso tempo, nonostante i nostri ripetuti no. Giriamo alquanto velocemente la via della frutta, soprattutto per seminare il tipo insistente, rallentiamo un po’ alla zona della carne, anche perché è inquietante vedere in che condizioni puliscono i polli, interiora in giro e mannaie a pieno ritmo. I cani e gatti intorno ne sono felici.
Arriviamo poi al Gateway of India, il simbolo di Mumbai, un monumento a ridosso del Mar Arabico, dal quale ripartirono gli inglesi nel 1948 dopo la proclamazione dell’indipendenza e visto in quest’ottica è ancora più affascinante.
Il sole è rovente, sicuramente ci sono più di 30 gradi, così ci spostiamo verso le alberate strade interne, alla ricerca di un locale dove poterci rilassare un attimo, ma l’India, come molti altri paesi, ha poco la concezione di sedersi e rilassarsi in un locale, quindi prima di riuscire nell’impresa passa più di un’ora.
Nel frattempo visitiamo anche il quartiere di Colaba, zona di mercato e mille attività. Le stradine sono intasate dai 1000 mezzi, tra auto, tuc tuc e motorini, che per farsi strada suonano il clacson all’impazzata. Sfiniti dal caldo, dal viaggio e dalle sole 2 ore di sonno sul divanetto del hotel, ce ne torniamo in albergo a schiacciare un riposino con l’intento di andare a vedere il tramonto nella spiaggia di Chowpatty. La sveglia suona, ma nessuno dei due la sente, ci svegliamo così con un’ora di ritardo ma… il tramonto non ci ha aspettati!

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