Made in China – Da Pechino a Pingyao

Da Pechino a Pingyao con il treno proiettile il CRH
Nei nostri programmi iniziali c’era lo spostamento da Pechino a Pingyao con il treno notturno, ma essendo pieno abbiamo riversato sul treno CRH ad alta velocità; 600 km in 4 ore, anziché le 12 ore del treno normale.
La stazione dell’alta velocità di Pechino è la più grande dell’Asia e abbiamo letto che bisogna arrivare almeno un paio di ore prima, un po’ come in aeroporto. Prendiamo la metropolitana cambiando tre linee. La cosa buffa che ci sentiamo un po’ osservati, tanti ci guardano e si voltano anche 2, 3 volte, boh, ma che abbiamo di strano? Saranno gli zaini o la nostra presenza? Effettivamente non si vedono occidentali in transito in metro, nè tanto meno con il bagaglio!
Raggiungiamo la super stazione, è immensa, nuovissima e un po’ complicata da capire… allora iniziamo:

  • per entrare alla biglietteria bisogna fare la fila, passare al controllo bagagli e al metal detector.
  • poi fare la fila per la biglietteria e ritirare i biglietti.
  • uscire dalla biglietteria e fare una bella fila per entrare in stazione.
  • di nuovo controllo bagagli, passaporto e biglietti.
  • raggiungere il gate indicato nel tabellone
  • di nuovo controllo biglietti e… ci siamo… arriviamo alla sala d’attesa, che è talmente piena che dobbiamo sedere per terra.

Circa un’oretta prima dell’imbarco, vediamo che la gente si alza e si mette in fila, all’inizio precisa, poi un po’ più incasinata, alla fine nel caos più totale, con gente che s’intrufolava da tutte le parti con manovre da veri maestri! La cosa bella è che il treno ha i posti numerati!!! Solo dopo capiamo che il motivo della corsa è la sistemazione dei bagagli, proprio come in aereo. Il treno è silenziosissimo e raggiunge i 250 km/h. La gente è molto tranquilla, quasi non si sente parlare nessuno, gli unici rumori sono i terribili sbadigli a bocca larga accompagnati da un sonoro incredibile e il continuo smangiucchiare dei cinesi, durante il viaggio non fanno altro. Nemmeno a dirlo, in perfetto orario arriviamo a Pingyao e qui iniziano le comiche. La stazione ad alta velocità è stata attivata a luglio, quindi ci aspettavamo che fosse ancora da finire… ma qui siamo ancora in alto mare. Scendendo dal treno la stazione sembra deserta, ma nuovissima, tutto molto futuristico, poi esci nel piazzale e…. il nulla! È buio pesto, in lontananza si vedono solo le luci di poche auto in attesa, un vero e proprio disastro. Dobbiamo scendere una scalinata che dovrebbe portare al parcheggio ancora inesistente, ma non si vede a un passo. Con la luce del telefono ci facciamo strada tra piastrelle, cemento, terra e addirittura pozzi aperti, senza la minima protezione o barriera!!! L’unico mezzo per raggiungere la città è il taxi, ma in quel buio non ci si capisce proprio un bel nulla. La fortuna ha voluto che nella scalinata folle incontrassimo due italiani, madre e figlio, lui vive a Pechino per cui parla molto bene il cinese. Parla con l’autista dell’hotel che lo è venuto a prendere e questo decide di accompagnarci al nostro hotel, senza volere nulla, solo che ci dice”dovrete stringervi un po’ “ …. aveva una vecchia Matiz, in cinque e con i bagagli è stata un’avventura da ridere!!!!!

Ti potrebbe interessare