Made in China – Guilin e le sue risaie

Rischiamo la cancellazione del volo, nella zona di Guilin sta passando il tifone Kalmaegi e causando molti danni. Poco prima dell’imbarco ci comunicano che a causa del maltempo il volo subirà un ritardo di oltre 2,5 ore. Il problema grande, è se non parte proprio. Scusandosi annunciano che ci verrà servita la cena nel gate. Ma che servizio, è incredibile, da quando viaggiamo non ci è mai capitato! Certo, considerando che sono le 17.30 e abbiamo pranzato da poco più di un’ora, la cena è l’ideale!
Il volo scorre tranquillo e ci servono un altro mini pasto. In 2,5 ore siamo a Guilin.
Abbiamo richiesto il transfer dell’ostello e vista l’ora direi che fa proprio comodo.
Eh si… peccato che all’uscita non ci sia nessuno ad aspettarci…giro, giro e guardo ancora, ma tutti quelli in attesa hanno i nomi scritti in cinese… non possiamo essere noi!
Ci guardiamo un attimo intorno e fortunatamente vediamo che c’è un autobus che porta in città, riusciamo a prenderlo. Ora però il difficile è capire dove scendere, visto che nessuno parla nemmeno mezza parola di inglese. Boh scendiamo ad una a caso e poi prendiamo un taxi, è l’unica! Arriviamo al nostro ostello in riva al fiume Li, intorno a mezzanotte. È un ambiente molto familiare e carino.
Prenotiamo subito l’escursione per l’indomani alle risaie a terrazza della spina dorsale del drago. Nella descrizione del giro si parla anche di villaggi delle minoranze etniche.
Sarà che sono allergica ai tour e più passa il tempo e meno li tollero, ma questo non è iniziato proprio bene.
Appena partiti la guida ci vuole far salutare l’autista in cinese, per cui ci insegna le parole in cinese e poi tutti in coro le dobbiamo ripetere, una roba da brividi. Sono veramente disturbata da queste commediole e soprattutto preoccupata di come si potrà sviluppare la giornata. La zona che stiamo attraversando è molto bella, verdeggiante e con alte montagne. Ci fermiamo in riva a un fiume dove prendiamo una barchetta. Lungo le sponde, in vari punti, gruppi di donne delle varie etnie si “accendono” al nostro passaggio. Si proprio così, tutte in abiti tradizionali, ormai non più utilizzati nella quotidianità, fanno lo spettacolino, cantano e ci salutano in continuo, poi appena la barca è passata, smettono. Io tra un po’ mi sento male, non voglio credere che abbiamo preso un tour di questo tipo. Fortuna che il gruppo è molto divertente. 8 in tutto, di cui due ragazze spagnole, due signore argentine un po’ folli e una coppia lui italiano, lei colombiana che sono carinissimi e con i quali nasce subito un’intesa incredibile!! Passiamo tutta la giornata con Carolina e Nicola e ci facciamo delle belle risate; la bella compagnia mi fa rilassare e non pensare al tour. Prima di pranzo raggiungiamo le risaie. Il posto è meraviglioso, incredibilmente bello e finalmente VERO, senza ricostruzioni e intrattenimenti teatrali. Mangiamo tutti insieme nel classico tavolo cinese rotondo. La tovaglia è un po’ particolare, è un telo di plastica, quelli che noi usiamo per imbiancare e poi le solite mini ciotoline e bacchette che le signore argentine si rifiutano di utilizzare. Da bere rigorosamente tè. Il pasto è a base di riso bianco e tante verdurine, tra cui il bamboo, funghi neri cinesi, tofu e un bordino di gallina con dei pezzetti di carne. La cosa bizzarra è che ci siamo trovati a dover buttare degli ossicini del pollo, ma non avendo un piatto non sapevamo cosa farne, così abbiamo guardato i tavoli vicini e abbiamo capito che dovevamo metterli sulla tavola, creando così dei terribili mucchietti!
Dopo il pranzo, in autonomia, fortunatamente, ci siamo potuti fare una sfiancante, ma stupenda “arrampicata” in cima alla parete, attraversando il mini villaggio, da cui si ha una bellissima vista sui terrazzamenti di riso. Il caldo, l’umidità e la salita quasi in verticale, ci mettono a dura prova. Questo devo dire che è stato il momento più bello dell’uscita e grazie alla compagnia dei nostri nuovi amici, estremamente divertente!
Con quasi un’ora di ritardo, ci ripresentiamo al mini bus, dove la nostra guida ci attende a braccia conserte! Beh mi sembra il minimo, dopo la terribile mattinata!
Rientriamo a Guilin nel tardo pomeriggio e ci accordiamo con Nicola e Carolina per passare la serata insieme, ma dove darsi appuntamento che nessuno di noi ha ancora visto Guilin? Idea… al mercato notturno!
Nessuno però poteva immaginare che di mercati notturni ce ne sono 2 e che sono così immensi, fatti di vie e viette interminabili che incontrarsi è un’impresa titanica. Morale della serata? Entrambi abbiamo girato guardando e riguardando se riuscivamo a vederci, ma senza risultato. Quando alla fine io è Rick stavamo per incamminarci verso il nostro ostello, ci sentiamo chiamare…. Incredibile, ce l’abbiamo comunque fatta!
Una giornata alla fine estremamente positiva, divertente e che ci ha fatto conoscere due persone solari e piacevolissime!

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