Made in China – Pingyao mon amour

Pingyao
Pingyao è un paesino, come lo chiamo io, di appena 450.000 abitanti!!!!
La sensazione però è proprio quella di un piccolo borgo, infatti la città vecchia si sviluppa all’interno della cinta muraria di circa 6 km di perimetro. La bellezza di questo luogo, Patrimonio dell’Unesco, sono proprio le mura del periodo Ming, praticamente intatte, le vie e le tantissime residenze antiche, divenute musei visitabili.
Pingyao va assolutamente vista anche di sera, con le sue 1000 luci e le tante lanterne rosse che l’adornano e le danno vivacità. Ieri sera, appena arrivati, intorno alle 21.30, ci siamo tuffati nel dedalo di vie! L’impatto è stato bellissimo, le 4 torri poste ai 4 punti cardinali di accesso alla città vecchia, sono illuminate e sembra di essere in una fiaba, le lanterne rosse illuminano le vie secondarie e i negozietti, uno attaccato all’altro, colorano le viuzze. Ad un certo punto ci rendiamo conto di non aver cenato e comincia così la ricerca di qualcosa di commestibile… Di localini ce ne sono tanti, ma molti hanno solo scritte in cinese e non capiamo cosa poter scegliere. Io vorrei tanto i venditori di strada di spiedini, ma quei pochi che incontriamo hanno del cibo un po’ stantio e passiamo oltre! Gira, gira e rigira, alla fine riusciamo a trovare un localino pulito e carino dove ci facciamo 2 noodles con le noccioline… niente male.
La cosa bella di questo paese che si riesce a fare un pasto con circa 3 euro!!!
Intorno alle 11 riprendiamo la via della guest house e ci accorgiamo che le vie si sono completamente spente, i negozietti hanno chiuso tutti e la strada è diventata buia!!!
Una birretta nel bellissimo patio e poi a nanna.
Dopo la consueta colazione fai da te, in ogni alloggio abbiamo trovato il mitico bollitore, per cui con il Nescafé portato da casa e dei biscottini o dolcetti locali, la colazione è servita, ci dedichiamo alla visita “culturale” di Piangyao. L’atmosfera è completamente diversa dalla sera, ma non meno affascinante. Le vie brulicano di mezzi elettrici che vanno e vengono, venditori ambulanti di ogni genere e tanta vita per le strade! Acquistato il biglietto cumulativo per la visita di tutti i siti della città, partiamo dalla torre della porta sud. Saliamo sulle mura e ci facciamo circa 1,5 km per raggiungere la torre dell’entrata Ovest dove dovrebbe esserci un bel punto di vista. Siamo gli unici a fare questo tratto in sopraelevata e forse capiamo anche il perché, un tour non farebbe mai vedere il degrado di quella parte. Appena esci dalle torri di accesso, ciò che hai davanti è uno scorcio da cartolina, il borgo e le sue particolari tegole, poi ti allontani un po’ e vedi il casotto, vie incasinate e sporche, una fabbrica rumorosa entro le mura e persino una ciminiera… da qui il nostro motto è… “ in Cina, mai guardare dietro”!!!!!
Visitiamo una marea di siti e perfino la banca dove venne emesso il primo assegno!!!
È stata una giornata no stop, su e giù per Pingyao, da una residenza museo ad un tempio, insomma le nostre consuete 1000 miglia!!!
Ritirati i bagagli andiamo alla ricerca di un taxi per raggiungere l’assurda stazione di ieri, ci spostiamo a Xi’an.
E al solito, raccontata così sembra semplice, in realtà iniziamo con il dire che dei taxi fuori dalle mura non ce n’era nemmeno uno, abbiamo atteso per un po’ finché ne è arrivato uno tutto scassato, contrattiamo per il prezzo e partiamo. Più che un taxi sembra un trattore, completamente impolverato, sporco e cigolante. Usciti dalle mura c’è una coltre incredibile di smog e il tassista chiude anche il finestrino, così respiro polvere pura, prendiamo la strada per la stazione e praticamente attraversiamo un cantiere, tra ruspe camion e mucchi di terra, si fa lo slalom per non cadere in una voragine. Scendiamo e ci ritroviamo a camminare in mezzo alla terra con pietroni e pozzi aperti. Arrivare all’ingresso è un’impresa, poi si apre la porta e….. tutto meraviglioso, nuovissimo e perfetto!!! ….. In Cina mai guardare dietro!!!! Hihihihi.
Il viaggio di 4 ore per raggiungere Xi’an vola, nel vero senso della parola, sempre a 250 km/h.
La stazione di Xi’an è enorme, riusciamo a farci strada tra la miriade di persone e raggiungiamo i taxi, potremmo prendere la metro, ma vista la tarda ora, meglio il taxi. Peccato che si perde e fortuna Rick con le sue mappe su tablet, riesce far capire qualcosa al tipo buffissimo che continua a parlarci in cinese!!!!
Dopo quasi un’ora, in realtà sarebbero bastati poco più di 20 min, arriviamo al nostro ostello.

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