Vietnam 2008 – Diario viaggio

Puoi guardare le foto del nostro viaggio in Vietnam nella sezione foto
oppure il trailer del DVD nella sezione Video

Quasi pronti per la partenza

14/11/2008 15.33.00
Siamo tutti indaffarati negli ultimi preparativi prima della partenza.
Rileggi la lista venti volte, controlla casa, rileggi la lista, ricontrolla casa, poi saliremo sull’auto per andare a Roma e ci prenderanno i dubbi se abbiamo dimenticato qualche cosa e speriamo rimangano solo dubbi!
Gli zaini sono mezzi vuoti rispetto ad altri nostri viaggi, niente campeggio, niente freddo, niente… e poi se ci manca qualche cosa la prendiamo li, dovrebbe costare meno no….e poi se non lasciamo vuoti gli zaini come li riportiamo gli acquisti ehehehe…
Ora vi lascio che dobbiamo rileggere la lista e ricontrollare casa.

Eccoci a Ho Chi Minh City

15/11/2008 22.00.00
Dopo ore ed ore di volo siamo arrivati ad Ho Chi Minh City o per i nostalgici Saigon.
Dobbiamo dire comunque che l’unica cosa che ci ha pesato del volo e’ che siamo partiti per questo viaggio gia’ stanchissimi, per quanto riguarda il volo invece la QATAR e’ veramente una compagnia a 5 stelle da sceicchi!!! Ci hanno trattato come se fossimo stati allo Sheraton.
Arrivati a Doha nel Qatar gia’ la temperatura si faceva sentire, ma sarebbe stato niente rispetto a Saigon. Quando siamo usciti dall’aereo o piu’ precisamente dall’aeroporto il caldo ci ha invaso tutto il corpo, 30 gradi e con abbondante dose di umidita’ ma nulla di insopportabile, anzi devo dire che rispetto ad altri paesi tropicali si sta veramente bene… o forse ci stiamo abituando noi a questo clima.
Ci e’ venuto a prendere il signore dell’albergo con un cartello con scritto Tiroli Riccardo in mezzo ad altri 1000 cartelli, una bella faticata per rintracciarlo.
Primo impatto…. la macchina e’ quasi da sceicchi, nuovissim e bellissimas, insomma quasi come la macchina che ho io a casa!!!!!
Ci sentiamo quasi a disagio avere gli zaini per poi usufruire di questo trattamento… ma penso proprio che durera’ molto poco
La cemara e’ molto carina, servizio eccellente e costi asccessibili, ma non ci basta e cosi’ con l’ultimo filo di forza rimasta usciamo per fare i primi due passi a Saigon e trovare un bel ristorantino (MOCAMBO) di tipica influenza americana… abbiamo cenato con due Hamburger…. cavolo avevamo detto niente carne… va beh ormai e’ andata comunque rispetto all’india di cani per strada non vi e’ proprio traccia poi chissa’ perche’ il mio Hamburger si chiamava FIDO!!!

Filmato 3GP

In xe om (moto taxi) per Saigon

16/11/2008 23.00.00
Tanto per mantenere le buone abitudini dei nostri viaggi, iniizamo la giornata alle ore 5.30 intenzionati a vedere tutta la citta’. Iniziamo dalla cattedrale di Notre Dame e la Posta centrale, costruita da Eifelle che assomiglia piu’ ad un museo che a degli uffici. All’uscita due intraprendenti moto taxi ci propongono un tour della citta’ sul due ruote…come rifiutare! Si parte, i motorini sono un po’ scassati e non vanno a piu’ di 20 km/h tranne che in prossimita’ degli incroci dove sembra mettano il turbo zizzagando e suonando e si, qui funziona cosi’ il piu’pazzo passa! Si concentrano tutti verso un punto, che sembra non promettere niente di buono l’istinto e’ di chiudere gli occhi aspettando la botta, e invece tutti illesi, si riprende la dritta fino al prossimo incrocio. Il rumore che possono fare centinaia di motorini tutti insieme nemmeno si pu’ immaginare, per non parlare di quello che puo’ venire fuori considerando anche che tutti suonano ogni volta che decidono di girare o parcheggiare o ripartire, insomma comunicano cosi’.
Ora capisco perche’ moltissimi girano con i tappi alle orecchie le mascherine e addirittura i guanti ascellari, il connubio smog e umidita’ creano addosso una patina nerastra, che quando scendi dal motorino ti viene l’istinto di toglierla!!
Il tour e’ un sacco interessante, vediamo le pagode piu’ belle della citta’, tra cui la Pagoda dell’Imperatore di Giada, mistica e affascinante con le sue statue giganti addobbate di stendardi e doni. Gli incensi che bruciano creano una nube densa da far bruciare gli occhi e rendere tutte le pareti Nere.
Andiamo anche a Cholon quartiere Cinese dove oltre ad un’altra Pagoda visitiamo il Mercato, un intreccio di strettissime viuzze dove riesci a passare solo ad incastro, se ti dice bene di non incontrare uno un po’ piu’ grosso, altrimenti retromarcia fino al prossimo buchino dove accostare. La quantita’ di roba e’ spaventosa e dopo un primo acquisto, di comune accordo decidiamo di uscire da quella tentazione….
La giornata prosegue a piedi nella zona di Pham Ngu Lao, regno dei backe packers e dei negozietti fino ad arrivare al famoso Rex Hotel sede dei giornaliisti durante la guerra, al Palazzo della Riunificazione e alla statua dell’ imperdibile zio Ho(Ho Ci Minh).

Alcune foto del nostro viaggio…

18/11/2008 9.42.00
Siamo riusciti a pubblicare alcune foto del nostro viaggio, eccole…

Una pagoda a Ho Chi Minh City

Carico speciale…

Una pagoda di Cholon a Ho Chi Minh City

Monumento allo zio Ho!

Traffico dal nostro autobus

Una sarta di strada

Chiara ed il dragone cinese

Pagoda cinese a Nha Thrang

Danzatrici difronte al tempio

Barche sul mare cinese

Le squisite pietanze del vietnam

Tre giorni verso il nord vietnam

19/11/2008 22.54.00
La giornata di oggi inizia prendendo l’autobus per nah trangh e finisce a nah trangh, 11 ore esatte di autobus, uno strano incrocio tra un pullman ed uno scompartimento di un vagone letto con posti stesi invece che a sedere dove, ovviamente, tutto e’ fatto su misura per loro quindi, specialmente io, ho viaggiato con le ginocchia in bocca.
Arrivati con il buio a nah trangh siamo andati a cena in un bistrot francese e poi a nanna sfiniti.
Il giorno dopo di siamo sfiniti invece camminando, abbiamo visitato l’impossibile nella zona, la spiaggia la cattedrale gotica, la pagoda cinese, le rovine ma soprattutto tanto sole… praticamente come due estati delle nostre messe insieme, abbiamo sudato le 14 camicie!!!!
La zona di nah trangh ricorda molto la thailandia, con i locali discoteca, le prostitute e gli europei che ne vanno in cerca, per il resto e’ un mix di musica americana, inglese, pop, rock e chillout, abbiamo scoperto che qui adorano la bella musica.
Verso le 19 abbiamo salutato la signora dell’albergo senza mandarle un altro accidenti per un piccolo disguido sul checkout della camera e abbiamo preso l’autobus che ci ha portato a hoi an, indovinate…. 11 ore di aurtobus notturno, una follia. In compenso abbiamo fatto amicizia con moltissimas gente tra cui due ragazzi cecoslovacchi che ci hanno dato tente informazioni avendo loro fatto il giro nostro al contrario e noi abbiamo contraccambiato.
Sul pulman ci hanno messo sui sedili…. ehm.. scusate… lettini dietro, molto ma molto piu’ comodi perche’ piu’ larghi ma sembrava di stare in alto mare con una burrasca in corso, ogni buca se non ti tenevi sbattevi la testa sul soffitto o ti trovavi a dormire con il vicino… che fino a quando e’ Chiara va bene me se e’ qualcun’altro no!!!
Arrivati a Hoi An prendiamo l’albergo, molto carino, e ci dirigiamo verso la citta’ vecchia, patrimonio dell’umanita’ dell’unesco.
La citta’ e’ bellissima e ricchissima di attrattive e gente peccato per il mezzo tifone iniziato la sera prima in pulman e che tutt’ora sta imperversando nella zona. Ma nulla di preoccupante solo un po’ d’acqua, certo tanto visto con i motorini quasi galleggiano su alcuni punti, ma questa citta’ in questo periodo e’ famosa per essere girata anche in barca e quindi siamo anche fortunati ad andare ancora a piedi.

Hoi An per forza…

20/11/2008 21.30.00
Hoi An per forza ma con piacere, visto che oggi il tempo e’ molto piu’ clemente di ieri e non piove affatto.
Dobbiamo rinunciare alla visita delle rovine di My Son a causa della pioggia fortissima di ieri, ci dicono che sono tutto fango e acqua, impossibile da visitare.
All’inizio siamo un po dispiaciuti ma poi, continuando la giornata di e’ dimostrata veramente divertente.
Siamo tornati alla citta’ vecchia per visitarla nuovamente e con stupore abbiamo visto che l’ultima via percorribile prima del fiume e’ diventata lei stessa il fiume con tanto di signore su barche sampan che ci vogliono portare a tutti i costi a fare un giro. Prima pensiamo di no visto che ieri l’abbiamo fatta “sotto” l’acqua ma poi l’idea di farla “sopra” l’acqua ci ha fatto ridere e siamo partiti.
Dopo aver contrattato il prezzo ci siamo imbarcati quasi capottando in queste barchette instabili di legno, con la signora in un equilibrio circense che remava con un solo remo. L’aspetto era buffissimo, negozi ancora aperti pieni d’acqua, le case con la gente dentro tranquilla seduta nelle loro sedie come se nulla fosse e fili della corrente immersi che emanavano rumori inquietanti.
Ritornati a “terra” ci siamo fatti un giro al pittoresco mercato… meta’ a terra e meta’ in acqua, ed anche qui motorini, bici, barche e gente a piedi convivevano come se nulla fosse.
Il mercato e’ sempre pittoresco, con le signore minuscole (Chiara e’ un gigante a confronto!!!) che vendono di tutto, frutta, noodles fatti a mano in diretta, carne (…senza commenti), pesce e tanto altro.
Ci siamo stravaccati tra un caffe’ e l’altro a riposarci rilassarci e bighellonare. Qui con una consumazione poi stare anche tutto il giorno seduto, non ti dicono nulla e poi con la bellissima vietnam music chill out.
Poi siamo caduti nella tentazione tipica di Hoi An, farci fare su misura dei vestiti dagli abilissimi sarti che qui ce ne sono una valanga.
Questi in poco piu’ di 4 ore ti preparano un vestito su misura perfetto per circa 25 dollari. Tu scegli il modello come ti pare a in qualsiasi modo… puoi fare vedere fisicamente un vestito o un pantalone che hai e ne vuoi una copia, da una rivista di moda, dai loro cataloghi (tipo postalmarket) o glielo spieghi… quest’ultima ipotesi da lasciar perder visto la comunicazione ridotta all’osso e la conoscenza di poche loro parole di inglese… dollar, cheap, dong… praticamente sono piu’ degli operatori di borsa che sarti…
Tra l’altro oggi abbiamo anche cambiato albergo, visto che quello di ieri era pieno e ne abbiamo trovato uno in pieno centro della citta’ vecchia… ha una hall da paura, con tanto di piscina centrale, decorazioni a non finire, e’ classificato tre stelle, che qui non e’ poco, ma poi entri in camera e ti cadono le p…. praticamente una mezza catapecchia, c’e’ la tv che non funziona, il condizionatore che va quando vuole lui, la finestra del bagno che non si chiude ed il letto pieno di formiche… ok per stanotte ci arrangiamo in qualche modo, del resto siamo in vietnam!!!

Hue la citta’ imperiale.

21/11/2008 22.15.00
Ci svegliamo nella camera diroccata e cominciamo a sbloccare tutte le trappole fatte per le porte e finestre che non chiudevano… fili, catenacci improvvisati, zaini inguattati, insomma un casino cha tra poco non riuscivamo piu’ ad uscire noi dalla camera.
Facciamo una buona colazione e partiamo con il pulman che fortunatamente in sole 4 ore ci porta ad Hue la bellissima citta’ imperiale ricca di tombe, cittadelle e monumenti.
Piove… Piove e ancora Piove praticamente una giornata sotto l’acqua.
Il pulman sul quale abbiamo viaggiato era lo stesso e con gli stessi autisti del primo giorno, ma memori dei posti sfigati abbiamo preso quelli molto larghi dietro, almeno comodi.
Arrivati ad Hue l’albergo si rivela molto carino con tanto di tv satellitare… accendiamo e cosa ti troviamo… la rai con la Clerici che fa la prova del cuoco… non ci possiamo credere!!!!
Anche sotto l’incessante pioggia usciamo a visitare l’antica cittadella… in primo momento a piedi, poi viste le distanze ci facciamo coraggio e contrattiamo con un cyclo’… non l’avessimo mai fatto, praticamente ci siamo fradiciati tutti, io stavo seduto rannicchiato e chiara quasi in collo con me, coperti con una tendina finissima tutta rattoppata. Ci siamo sentiti due veri buzzi, il tipo faticava da morire a pedalare per portarci nella cittadella, secondo me ci ha maledetto… comunque non c’e’ l’ha mandato a dire che eravamo pesanti e quando siamo arrivati e’ la prima cosa graziosa che ci ha detto.
LA citta’ imperiale e’ fantastica, ricca di templi, monumenti, tombe e tanto da vedere… il teatro e’ bellissimo con un’illuminazione da lasciare a bocca aperta.
La giornata si e’ conclusa saltellando di locale in locale a sorseggiare Bia Hoi (Birra) e prelibatezze vietnamite.

DMZ De-Militarized Zone.

22/11/2008 22.45.00
Oggi andiamo a visitare le zone dove si e’ svolta la tragica guerra in vietnam.
Ci svegliamo ad un orario indecente… le 5 e andiamo nel cortile dell’albergo per aspettare che ci vengano a prelevare per fare il giro… siamo noi e altri due ragazzi australiani…. ah dimenticavo anche del ratto che ci ha fatto compagnia passeggiando davanti alla strada… io l’avevo scambiato per un gatto!!!!
L’albergo ancora dorme e dormono anche i gestori… lo sappiamo bene perche’ li abbiamo trovati stesi per terra che dormivano nella hall dell’albergo diventata un garage per i motorini, una rimessa per i mobili e una camera da letto… oltre con una hall…
Il giro che abbiamo fatto e’ veramente toccante e scioccante, abbiamo visitato la zona di confine del vietnam del nord e del sud la cosiddetta zona smilitarizzata, i monumenti alle centinaia di migliaia di caduti, le basi americane, i residuati, l’Ho Chi Minh Trail, le gallerie sotterranee di vin moch dove hanno vissuto per sei anni i vietnamiti… un giro enorme con tante cose da vedere.
Per noi che non abbiamo vissuto la guerra ma vista solo nei film, ci e’ sembrato tutta la zona un set cinematografico, le stesse ambientazioni che fino a prima avevamo visto solo nei film erano li e pensare a quello che e’ successo ti sgomenta non poco.
Le gallerie sono una cosa scioccante, le abbiamo percorse per intero, ci sono state persone che sono dovute uscire quasi subito sentendosi male, se uno e’ claustrofobico meglio che non si avvicini. Qui dentro per 6 anni hanno vissuto persone, mangiato, cucinato, partorito 17 figlio, studiato, insomma una cosa tremenda, tutta la zona era piena dei crateri delle bombe degli americani le cosidette DRILL-BOMB che prima di esplodere scavavano il terreno per stanare… senza successo, le gallerie.
C’e’ una zona dove ancora le piante non riescono a crescere per via del napalm e delle bombe al fosforo.
Abbiamo visitato la zona della base di Khe Sanh dove si e’ svolta la piu’ sanguinosa battaglia della guerra e dove gli americani hanno sganciato di tutto addirittura bombe da oltre 1000 kg.
Questi posti ora sono per quanto possibile coltivati ma la pericolosita’ delle mine inesplose e delle bombe ha ucciso oltre 7000 persone e circa 6-7 bambini ogni mese perdono la vita in questo modo, scambiando queste armi per dei giocattoli.
Alcuni contadini in miseria vanno a rischio della vita alla ricerca di qualche cimelio per poi rivenderlo e ricavarci qualche soldo per campare.
Dal giro siamo tornati in tarda serata, sfiniti ma ricchi dentro per tutto le cose assurde che abbiamo visto.

Alcune foto del viaggio, parte 2a.

23/11/2008 23.38.00

Una pagoda a Hoi An

Il ponte giapponese a Hoi An

Imbarcazione ad Hoi An sulla strada ora diventata un fiume

Parcheggio di barche nel paese

Venditrice di verdura al mercato di Hoi An

Teatro imperiale ad Hue

Entrata della cittadella imperiale – Hue

Le gallerie di Vinh Moch

Uno scorcio dei luoghi storici della guerra

Bunker americano a Khe Sahn

Carro armato della guerra

Elicotero americano

Hanoi, una bella indecisione eh….

Ponte sul lago

Trasporto speciale…

Massaggio cumulativo….

Il traffico di Hanoi

Uno dei magnifici caffe’ di Hanoi

Hanoi la magnifica

23/11/2008 23.55.00
Anche stamattima la sveglia e’ suonata di buon ora, dobbiamo prendere l’aereo interno della Vietnam Airlines per Hanoi, la capitale del Vietnam.
Ci stipiamo in macchina in 6 con tanto di bagagli enormi per colpa di un disguido dell’albergo tanto per cambiare ed arrviamo all’aeroporto di Hue come sardine.
L’aeroporto internazionale di Hue ha due gate microscopici, un’unica sala d’attesa ed un’unica pista, difficle sbagliarsi.
Volo comodissimo e tranquillo, arriviamo ad Hanoi e subito ci rendiamo conto della differenza con le piccole cittadine visitate questi giorni ma ci colpisce ancora piu’ la differenza con Saigon… questa citta’ e’ il vero vietnam.
Una citta’ bella e movimentata come Hanoi non l’avevamo mai vista… e’ bellissima, ricchissima di particolari, posti magnifici, sembra veramente un posto di un’altra epoca.
La citta’ vecchia e troppo affascinante ed il nostro albergo si trova proprio al centro di essa, una meraviglia.
Andiamo in giro per le vie della citta’, ognuna con un nome particolare che indica il tipo di botteghe presenti, gli argentieri, i fabbri, i calzolai, e cosi’ via…. un milione di riscio’ che ti circondano, i motorini che ti sfrecciano ovunque, odore di caffe’ tostato prodotto in casa, cibi di ogni genere, e’ veramente una favola.
Abbiamo dedicato la giornata completamente al passeggio, rilassandoci per le vie e lungo il magnifico lago, dove la gente pratica il Tai Chi e anziani signori dalle lunghissime barbe usciti chissa’ da quale fantastico racconto.
La notte poi accende la citta’, migliaia di luci, colori, suoni e profumi si sprigionano per le vie.
Domani dedichieremo un’altra giornata alla scoperta di questa citta’ prima di recarci alla stazione dei treni per prendere il treno notturno per Sapa al confine con la cine, per avventurarci nei trekking delle minoranze etniche delle tribu’ di montagna.

Gironzolando per Hanoi

27/11/2008 0.09.00
Finalmente oggi possiamo prendercela con un po’ di calma e soprattutto alzarci ad un orario umano! Dopo la “reverenziale” colazione, e si perche’ all’ Elegance Hotel ti trattano come la Regina di Inghilterra, scusandosi per ogni minima attesa e soprattutto con un servizio da 5 stelle!! Beh ogni tanto ci vuole!!!!

Dopo la solita contrattazione, estenuante, prendiamo un cyclo per andare nella periferia a vedere il Tempio della Letteratura, situato all’interno di un bellissimo parco, e’ costituito di numerosi edifici, tutti in stile mandarino ed ognuno estremamente ricco ed anche un po’ kitch, come d’altronde tutta la loro arte. Per la prima volta riusciamo a sentire la musica tradizionale vietnamita, suonata con strumenti derivanti dal bamboo, che emettono dei suoni molto caldi;
peccato che in giro per le strade o nei locali non si sente che musica americana!
Dalla ricchezza dell’arte mandarina, passiamo all’austerita’ di quella del Partito, andiamo a vedere il Mausoleo di Ho Chi Minh, una immensa struttura grigia situata in un’area altrattanto immensa e molto fredda. Poco distante il Museo, dalla facciata imponente, mah…a pensare che lo stesso Ho Chi Minh nel testamento aveva scritto che alla sua morte non voleva grandi celebrazioni, ne’ una grande tomba, ma disperdere le sue ceneri un po’ al Nord, al Centro e al Sud e destinare i fondi alla scuola!!!!
Subito dietro il mastodontico Museo si trova una chicca, ormai quasi soffocata dal cemento, della Pagoda su un solo pilastro, una miniatura di Pagoda immersa in un piccolo, ma molto accogliente parco, pieno di bonsai.
Nel pomeriggio andiamo a vedere lo spettacolo delle Marionette sull’acqua, una tradizione di oltre mille anni, un tempo avvenivano lungo il fiume Rosso, ora all’interno di un teatro. Incredibile la maestria dei marionettisti immersi per meta’ in acqua.
Continuiamo a gironzolare tra una vietta e l’altra, tra un negozietto e una bancarella, con gli occhi che non sanno dove guardare e una voglia matta di comprare tutto, per una donna e’ veramente duro tutto cio’!! Mentre ci guardiamo intorno in automatico si e’ innescato un disco in noi che risponde “No Thank You”, “No Thank You” ai miliardi di omini dei cyclo e mototaxi!!!
Alle 20.00 ci dirigiamo alla stazione dei treni, viaggeremo di notte verso Sapa.

Alcune foto del viaggio 3a parte…

29/11/2008 4.22.00

Una pagoda del tempio della letteratura

Burattini del teatro sull’acqua

Bellissimi tetti nel tempio della letteratura

Mausoleo di Ho Chi Minh

Museo di Ho Chi Minh

Pagoda ad un solo pilastro

In attesa alla stazione dei treni di Hanoi

Le tribu’ delle minoranze etcniche di Sapa

I H’Mong Neri di Sapa

Una donna degli H’Mong Neri

Trekking al villaggio di CAT CAT

Bufalo per lavorare il riso

Un ponte lungo il trekking per Cat Cat

Una donna degli Dzao Rossi

Risaie lungo il trekking a Sapa

In attesa di inbarcarci su una giunca nella baia Di Ha Long

Una delle moltissime caverne della baia

La meravigliosa baia di Ha Long e il villaggio galleggiante

Un Sampan che pesca nelle gole della baia

Tramonto mozzafiato del mezzo della baia

Ha Long Bay al mattino

Due giorni di trekking a Sapa

30/11/2008 8.57.00
La notte in treno scorre via veloce, anche perche’ incrontriamo nella cuccetta da 4 posti letto due signori italiani (il mondo e’ veramente piccolo) viaggiatori incalliti e’ ci mettiamo a raccontare delle varie avventure avute in vietnam ed in giro per il mondo.

Arrivati a Lao Cai, il confine vietnamita con la cina, prendiamo un minibus per Sapa… saliamo in cinque su un pulmino da 10 persone e tra noi ed i bagagli ci entriamo comodamente MA…. i vietnamiti devono ottimizzare tutto, quindi alla fine ci ritroviamo lungo i 35 chilometri di strada di montagna in 15 con i bagali stipati ovunque.
Arrivati a Sapa il freddo e’ veramente tanto, ci portano nella nostra camera e troviamo finestre spalancate, porte spalancate, come se fosse estate piena… prontamente chiudiamo tutto ma visto le fessure sulle chiusure praticamente poco abbiamo risolto con il freddo, per fortuna una stufetta elettrica che accendiamo immediatamente e terremo quasi costantemente accesa per i prossimi due giorni… consumandogli, penso, un milione di kilowatt!!!
Usciamo subito per il paese nella speranza di incontrare le tribu’ di montagna, le minoranze etniche del Vietnam, e subito ti rendi conto che sei praticamente tu in mezzo a loro, non devi cercare molto, qui a sapa vengono dalle tribu’ per vendere e fare acquisti.
Ma e’ proprio il “vendere” che non ti lascia in pace a girare Sapa con tranquillita’, ti martellano le orecchie inseguendoti dietro ogni angolo e non ti lasciano piu’ in pace continuando la cantilena “BUY FROM ME”… insomma l’aspetto mistico delle tribu’ passa dopo pochi minuti, solo a Sapa per fortuna, perche’ dopo pranzo ci spostiamo al villaggio di CATCAT degli M’HONG Neri e li vedi la loro vera vita.
Il trekking inizia completamente in discesa per circa 4 km ma poi risale tutto in salita (ripida) per altrettanti.
Il posto e’ stupefacente, cascate, risaie, villaggi, bambini, bufali e contadini, costumi tipici, un vero dipinto.
Anche il tempo ci ha assissitito, una giornata serena e bellissima e visto che ha sapa piove quasi sempre ci dobbiamo ritenere veramente fortunati, almeno ci siamo rifatti dei primi giorni al centro!!!!

Un riassunto dei giorni trascorsi…

01/12/2008 12.08.00
Ci siamo rallentati un po’ con la pubblicazione del nostro blog, ma abbiamo trascorso giorni veramente intensi.

Ricapitoliamo velocemente, da Sapa siamo tornati con il treno notturno, distrutti gia’ dal posto e dal raffreddore abbiamo passato una notte un po’ travagliata, poi arrivati a Hanoi ci siamo seduti sulla hall di un alberghetto in attesa del pulmino che ci venisse a prendere in direzione Ha Long Bay, come sempre la hall era anche la camera da letto di tutto lo staff dell’hotel che dormiva sopra i tavoli accostati e la rimessa dei motorini.
L’autobus e’ arrivato in orari ma… come sempre…. ha girato mezz’ora prima di caricare tutti e stip[are come sacchi di patate tutta la gente dentro, per fortuna la strada non era molta… solo 4 ore… per 100km, immaginate voi che strade!!!!
Arrivati ad ha long bay ci siamo sistemati sulla nave da Crociera, una giunca di legno che porellina non era il massimo, ma per questi posti era una nave da crociera della costa. La camera da letto… c’entrava solo il letto e poco altro per girarsi dovevi incastrarti, del resto come tutto qui… i pullman, i treni, ecc, tutto e’ fatto su misura loro.
Il tour sulla baia e’ stato meraviglioso ed il tempo splendido, un sole persistente e cocente per tutto il giorno, abbiamo visitato caverne, villaggi galleggianti, e poi la meraviglia del tramonto e dell’alba sulle montagne di granito in mezzo al mare, eccezionale.
La notte l’abbiamo trascorsa in camera in 3, io chiara e mickey mouse… che ci ha fatto compagnia costante rubandoci la caraccia dei biscotti che avevamo buttato nel cestino.
Rientrati dal giro ad halong bay, abbiamo passato un’altra giornata nella nostra amata Hanoi, a spasso a fare acquisti ed altro.
Poi volo per Saigon della vietnam airlines, tutto ok… fino a quando arrivi a saigon e qui lo smog, il caldo opprimente e l’umidita’ ti assalgono subito… gia’ ci manca Hanoi ed il bellissimo nord.

Il Delta del Mekong

02/12/2008 6.50.00

Sembra impossibile, ma la giornata di oggi la passeremo nel tanto sognato Delta del Mekong! Fino alla fine non abbiamo saputo se poterci andare in quanto nei giorni passati c’erano state delle inondazioni che rendevano la maggior parte delle zone impraticabili. Partiamo di buon ora con il solito pulmino, la strada e’ trafficatissima e le buche enormi, beh certo nell’escursione era compreso anche il massaggio!!!! Dopo circa due ore arriviamo a Mytho dove visitiamo una Pagoga buddista, meravigliosa, qui vediamo per la prima volta il venditore di uccelli, rigorasamente in bici, con una gabbia gigante nel portapacchi, vende uccelli per liberarli! Fantastico!! Incontriamo anche un minuscolo monaco in abito arancione.

A bordo di un piccolo battello di legno arriviamo all’isola dell’Unicorno, tutta completamente adibita alla coltivazione di frutta tropicale che naturalmente assaggiamo: la squisita ananas con sale e chili, il frutto del dragone, esternamente fucsia ed internamente come stracciatella, il durian, delle mini banane ed un altro simile per la forma ad un pompelmo! Risaliamo di nuovo a bordo del battello ed andiamo a visitare la fabbrica delle caramelle di cocco, tre passaggi e sono pronte, si pressa il cocco, si fa bollire il succo e si confezionano le caramelle in pellicola di carta di riso…..squisite!!!!
Ed ora finalmente saliamo sul tanto sognato “sampan”, la barchetta a remi con la quale gli abitanti del Mekong si spostano. Ci addentriamo in un piccolo canale, sotto una volta di piante da cocco, e’ emozionante, mi sembra un sogno, nel mio immmaginario del vietnam, c’era questa immagine, ora siamo qui…..per un solo istante mi viene un atroce pensiero….’ne che sbuchera’ qualche ragno da ‘sta giungla!?!?!?! Ma poi ritorno allo spettacolo davanti ai nostri occhi.
Facciamo un pranzo a base di pesce e poi ripartiamo per Saigon, dove trascorreremo l’ultima sera prima di lasciare il Vietnam.
Siamo arrivati alla conclusione del nostro meraviglioso ed impegnativo viaggio!!!!
Un saluto a tutti.
Chiara e Riccardo

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