Diario di Viaggio a Dubai – Seconda Parte

Ed eccoci con la seconda parte del Diario di viaggio a Dubai scritto da Chiara.

Se ancora non l’avete fatto vi potete leggere la prima parte.

Questa mattina vogliamo dedicarci all’old souk, il mercato nella vecchia Dubai, l’originale!!!
L’apertura del souk è alle ore 10, noi arriviamo poco dopo….la temperatura è già tremenda, mi sa che oggi ci farà morire.

L’abra, la tipica imbarcazione del Creek di Dubai

Per attraversare il creek, il fiume che divide Dubai in due, prendiamo un’abra, la loro imbarcazione tipica, forse l’unica cosa antica rimasta ancora attiva, e appena scesi ci troviamo nel mezzo del souk dell’oro…surreale, decine e decine di negozi con vetrine scintillanti, bracciali, diamanti, collane e persino vestiti! Naturalmente non poteva mancare il gioiello che è tutt’ora nel Guinnes dei primati!

Purtroppo non riesco a concentrarmi sul tutta quella mercanzia che vedo…fa troppo caldo, la pelle trasuda da ogni poro, i vestiti si appiccicano addosso come ventose, non sopporto più niente, la faccia diventa a chiazze rosse….non c’è possibilità di trovare refrigerio, anche all’ombra è lo stesso, il vento è bollente e accentua ancora di più il malessere.

…unica soluzione… rifugiarsi in una “bottega” con l’aria condizionata, anche se so benissimo che non ne uscirò senza acquisti.
…quindi sarà meglio allontanarsi dal souk dell’oro, Riccardo insiste per velocizzare, chissà come mai…forse gli si mette male!!!!

Il souk delle spezie di Dubai

Ci spostiamo al souk delle spezie e qui facciamo quanto detto entriamo e acquistiamo, spezie, incensi, pepe, sandalo, di tutto è di più.

La sosta è stata rigenerante, mi sono ripresa, ma comunque essendo mezzogiorno decidiamo di andare in un nuovo  centro commerciale, uno dei tanti che da refrigerio in questa stagione.
Il Mall of the Emirates è famosissimo perchè al suo interno c’è la pista da sci con neve vera, una piccola svizzera a Dubai… anzi all’interno di un centro commerciale!

Chiara e sullo sfondo lo Ski Dubai

Qui la temperatura è di meno 3 gradi e per sciare forniscono l’intero kit, giubbotto, casco, pantaloni, scarponi e sci. Si arriva dai 50 gradi di fuori ai meno 3 di dentro! E’ sempre più una follia.
All’interno c’è persino la seggiovia e la baita dove andarsi a scaldare. Tengono lezioni a diversi livelli, ci sono una pista bianca ed una nera, c’è chi va con slittino, chi scia, chi passeggia, e chi gioca a palle di neve.
Insomma nulla di diverso da ciò che si fa in montagna.

La baita di “Montagna” e lo Ski Dubai

La cosa ancora più affascinante è che vedi questo mondo surreale passeggiando nel centro commerciale al di là di una vetrata, anzi ancora meglio, il ristorante dal quale si gode il panorama dello “Ski Dubai” è assolutamente in stile tirolese con tanto di camino finto con la fiamma proiettata da un monitor ultratecnologico al led full hd, tanto da farlo sembrare vero.

A metà pomeriggio ci spostiamo in taxi a Madinat Jumeirah, il complesso che si erge ai piedi del simbolo di Dubai per eccellenza, il Burj al Arab anche conosciuto come la vela, un tranquillo hotel per “famiglie” a 7 stelle.

Anche il Madinat Jumeirah è estremamente stravagante, costruita a ridosso del mare. La vista da questo souk ricostruito in stile antico è molto bella, il contrasto tra l’ultramoderno e tecnologico con il tradizionalismo (ricostruito!!) del souk è molto bello.

Il contrasto tra il moderno e “l’antico”

Con il far sera davanti allo splendore della vela e lungo il canale (che non abbiamo capito se sia vero o ricostruito) ci rilassiamo un paio d‘ore bevendo la fantastica limonata alla menta di Dubai e fumando la shisha.
La temperatura, nonostante siano le 9 di sera è insopportabile, Rick suda a più non posso e quando ci alziamo dai bellissimi pouf di pelle sembra che se la sia fatta addosso.

Pouf di pelle per fumarsi la shisha

Durante la nostra fumata, riceviamo le istruzioni, con demo, di come si deve preparare correttamente la shisha, essendo appassionati fumatori di questa specie di pipa araba. Dopo due ore di relax, completamente rilassati e privi di forze, cerchiamo di continuare la nostra serata, ma forse abbiamo esagerato un po’ con il fumo….

Ci spostiamo in un altro centro commerciale, il Times Square Center, non per andare a spasso per i negozi (non ne possiamo più di shopping) ma per visitare un altro locale folle!
Il chill-out cafè, un locale fatto di ghiaccio, i tavoli, le panche, il bancone, le decorazioni, insomma tutto di solo ghiaccio!

Il Chillout Cafè, un vero shock

Per entrare, naturalmente, forniscono giaccone, ushanka (il cappello russo con le orecchie di pelo) , Moon-Boot e guanti da sci… qui la temperatura è meno sedici gradi (-16!!!).

La porta di accesso è quella di una cella frigorifera entriamo e l’atmosfera è incredibilmente surreale, ci sono blocchi di ghiaccio scolpiti come seggiole e per sedersi ci sono delle pelli di animali. Il cameriere di porta il menù di ghiaccio, ci sono soprammobili di ghiaccio ed i cocktail sono serviti su bicchieri di ghiaccio.
Lo stesso locale c’è anche in uno dei ultimi film di 007.

Il locale dove non serve il riscaldamento!!!

La nostra attrezzatura fotografica, ne risente un pochino, abbiamo come la sensazione che da un momento all’altro vedremo crepare i vetri degli obiettivi, dai 50 gradi di fuori ai -16 di dentro senza passare per una via di mezzo.

La permanenza qui non può essere prolungata, lo shock termico è esagerato, quindi consumata la cioccolata calda con panna, ce ne torniamo nella fornace verso l’albergo.

Ci sembra proprio che per oggi possa bastare.

2 comments
  1. Veramente un viaggio fantastico, sono stato a Dubai anche io e devo dire che le vostre immagini rendono benissimo la “follia” e lo splendore che emana questo luogo. Complimenti.

Comments are closed.

Ti potrebbe interessare