Made in China – Ritorno a Shuhe

La mattinata passa tutta per lo spostamento, da Shaxi torniamo al nostro Chalet di Shue, quindi mini bus fino a Jianchuan, poi pulmino scassato fino a Lijiang e taxi fino a Shuhe. Alla partenza dal micro villaggio ci è andata proprio bene, con noi è stato riempito il mini van e siamo potuti partire subito, il rischio da queste parti è di aspettare anche un’ora o due, finché non sono pieni non si parte.
All’arrivo a Shuhe ci accoglie la pioggia, in questi giorni ci è andata proprio bene, nonostante ci siano ancora i monsoni, l’acqua ha fatto capolino solo per pochi attimi. Oggi invece piove con una certa costanza. Passiamo da un localino ad un altro, camminare per le vie del paese è un’impresa, la pavimentazione con gli antichi e irregolare lastroni di pietra creano un sacco di accumuli d’acqua, uniti al fango e a qualche bisognino dei cavalli, diventa un percorso ad ostacoli. Molta gente del posto, non a caso, indossa dei copri scarpa dai colori delicati: fucsia, verde fluorescente e blu fluorescente.

Molto tentati dall’acquistare del tè di qualità, ma un po’ titubanti perché non sappiamo come funziona, raggiungiamo una casa da tè, appartata rispetto alla via più turistica. Il ragazzo in abito tradizionale ci accoglie con un sorriso, ma non ci dice nulla, certo non parla minimamente inglese. Colloquiando a gesti, riusciamo a fare la degustazione di due tè eccezionali e tanto diversi tra loro, un tè verde e un tè nero, naturalmente dello Yunnan. Per farcene apprezzare l’aroma, versa il tè in una piccola ciotolina, purtroppo non so se ha un nome più specifico, lo butta e ci passa la porcellana vuota per poter sentire appieno l’odore. Poi la riempie e ce lo fa assaggiare. Incredibile come come al naso si percepisca poi quello che sarà il retrogusto del tè. Naturalmente non avendo minimamente potuto scambiare due parole con il ragazzo, quelle che racconto sono le nostre sensazioni. Il primo sembra tabacco, il secondo miele. E chi avrebbe mai pensato di poter degustare il tè in questo modo! Le piante da cui vengono raccolte le foglie di questi tè sono secolari, dai fusti enormi e la cosa particolare che come il vino, possono essere fatti invecchiare. Il modo migliore per conservarli è comprimerli, li vendono infatti in dischi compressissimi!
Nei nostri precedenti viaggi abbiamo avuto già modo di visitare piantagioni di tè, vederne la raccolta e degustarli, ma questa è la prima volta che sentiamo parlare di invecchiamento, di piante secolari e soprattutto ne apprezziamo gli aromi e le differenze.

2 comments
  1. Ooooooo, ma d’artornà manco se ne parla ??? Bellissime foto.
    Un viaggio spettacolare…. Non che i precedenti non lo siano stati, ma questo lo abbiamo vissuto anche noi da casa…

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