Made in China – I tempi di Shibaoshan

Grazie alla chiacchierata di ieri con il ragazzo italiano che vive qui, ci organizziamo per andare a visitare Shibaoshan una montagna nella quale sono disseminati dei meravigliosi templi. Prendiamo un taxi che ci accompagnerà in tutti gli spostamenti; i siti sono alquanto distanti gli uni dagli altri, per cui sarebbe impossibile vederli in una sola giornata.
Il primo sito è costituito da 3 templi costruiti in legno, per raggiungerli si deve percorrere una scalinata immersa nel bosco. Sembra quasi di camminare su un tappeto, è completamente ricoperta di un verdissimo muschio. L’atmosfera è affascinante, il silenzio è totale. Percorriamo la scalinata alla cui base ci accolgono i soliti 2 dragoni, il maschio a destra e la femmina a sinistra e arriviamo ad un primo tempio dedicato a Buddha, passando alla sinistra dell’altare, nel rispetto dei loro precetti, raggiungiamo un altro tempio e poi ancora un’altro, quest’ultimo dedicato a Confucio. Ogni altare è ricco di doni offerti, dalle caramelle, alla frutta, agli incensi fumanti. Ci viene incontro l’anziana guardiana che con un sorriso e una gran chiacchiera, ci invita a bere qualcosa e ad accettare 2 melagrana e delle caramelle prese dall’altare. Poi insiste e ci indica l’esterno, dove c’è un tavolino. Ci porta dei bicchieri, il termos con l’acqua calda e ci invita a farci un tè e a mangiare noci e semi vari. Naturalmente tutto rigorosamente in cinese. Spunta poi il marito con una ciotola di riso in mano e ci chiede se lo vogliamo, ci vorrebbero offrire anche da mangiare, incredibili.
Alla fine sbuca anche la suocera, una meravigliosa vecchina Naxi, in abiti tradizionali e dalle mille rughe, che ci regala un meraviglioso sorriso mentre si accende una sigaretta con un carbone! La presenza di questa famiglia ci ha sicuramente donato un’esperienza particolare e più ricca della semplice visita del tempio. I sorrisi e la gentilezza ci hanno colpiti. Con molto stupore notiamo invece altri 4 occidentali entrare e dopo 2 minuti essere già fuori.
Tornati al taxi, dalla faccia dell’autista capiamo che forse ci siamo trattenuti un pochino troppo, abbiamo ancora tanto da vedere. Arriviamo al secondo sito, anche questo è raggiungibile attraverso una scalinata, ma molto più ripida e lunga della precedente, attraverso un meraviglioso bosco. Ad un tratto vedo arrivare un animale di corsa, poi un secondo, poi ancora altri, sono una quantità impressionante e scendono per le scale. Per un attimo mi si blocca il respiro, poi vedo che sono delle belle scimmie piene di pelo. Visto che molte specie sono un po’ malignette, mi fermo ad osservarle, in realtà anche loro mi guardano, ma poi passano avanti. Devo dire che la sensazione all’inizio non è stata proprio piacevole, trovarti sola e circondata da un branco di scimmie, non ti fa sentire proprio a tuo agio. Non so dove fossero dirette, ma scendevano di corsa per le scale e alcune dagli alberi.
Salgo ancora fino quando riesco a scorgere il complesso. Rimango a bocca aperta, si intravede un primo tempio di legno dalle travi decoratissime e poi alzando lo sguardo alle sue spalle due piccoli templi incastonati nelle rocce e due statue enormi del Buddha. C’è anche una piccola cascata. A questo punto ritrovo Rick, che avevo perso e insieme saliamo fino alle rocce  per visitare la parte più in alto. Da qui il panorama è stupendo, ci troviamo in una gola nel bel mezzo della montagna.
Tornati di nuovo al taxi, salendo per diversi chilometri, ci spostiamo nell’ultimo punto di interesse.
Questa volta è una ripida scalinata in discesa, il cartello indica 500 m. In discesa va bene, ma poi a tornare su voglio ridere, l’aria un po’ rarefatta dei quasi 3000 m. crea una certa difficoltà. Arriviamo alle meravigliose sculture di immagini sacre ricavate nella roccia. Sono delle vere e proprie opere d’arte, hanno una cura e un dettaglio impressionante, per non parlare del contesto in cui si trovano, delle grotte nel mezzo della montagna rigogliosissima.
Dopo abbondanti 4 ore, il nostro giro finisce e torniamo al mini Shaxi.
Il resto del pomeriggio lo trascorriamo nel migliore dei modi, nello stupendo caffè-libreria che si affaccia sulla piazzetta, a degustarci un ottimo tè nero dello Yunnan, seguendo il rituale, un po’ come succede in Giappone con la cerimonia del tè.
Non vengono utilizzate tazze o bicchierini, ma delle minuscole ciotoline. La proprietaria del locale ci da una breve spiegazione su come muoverci, per cui rimaniamo ore a gustare questo nuuovo modo di bere il tè, apprezzandone le qualità, i sapori e retrogusti differenti, veramente tanto simile a ciò che si fa in una degustazione di vino. Chissà che ora non ci prenda anche questa passione?

10 comments
  1. Forse me lo sono perso io….. Ma ta la muraglia cinese c’è s’ete andati??? È come gi a Roma e non vedè il Colosseo !!!

  2. Ma ‘n’sarà ora d’arpià la strada de casa??? Va bè che la Cina è grossa, ma amò la conoscete meglio de Perugia…. E poi hanno aperto il Quasar shopping Village… Me sembra un buon motivo per tornare….. Ihihihih

  3. Si forse la muraglia te la se persa, non sai manco naviga su un sito… e per quanto riguarda la strada de casa… stacce tu in Italia se ce ste bene 🙂 🙂 noaltre stampo molto meglio tu qui!!!!

  4. Si forse la muraglia te la se persa, non sai manco naviga su un sito… e per quanto riguarda la strada de casa… stacce tu in Italia se ce ste bene 🙂 🙂 noaltre stamo molto meglio tu qui!!

  5. Io ‘n’saró tanto bravo a navigà tal sito, ma ta voialtri ‘n’ve se sta dietro…. Ihihih
    Allora se armanete in Cina potemo passa a casa vostra a prende la TT e la mini, tanto non ve servono…
    Dai su arnite che famo na serata a base di …. Infusi e tisane…. Ai bei tempi se beveva la kastle, ma ve sete un po’ invecchiati…
    A presto
    Ciao ciao

  6. Perché non fate un fine settimana a Dublino … Così al vostro rientro solo Guinness !!!! Ihihihih

  7. Ho conosciuto il gwustraminer grazie a voi…. Adesso infuso cinese …. Confermo: hai perso un amico

Comments are closed.

Ti potrebbe interessare