Stasera ho voglia di Giapponese e siccome sono andato a fare un giro nel nostro preferito supermercato di prodotti etnici ed ho comprato una salsa di pesce mi si è scatenata l’idea del Ramen. In verità poi ho scoperto da una nostra amica giapponese che la salsa che ho comprato serve per fare l’Udon o Il Katsu-Don, ma questo è un altro problema.
Allora mi metto alla ricerca di una buona ricetta (e semplice) su internet e trovo la ricetta di una ragazza giapponese che vive in Italia, adattata più o meno ai nostri ingredienti.
GLI SPAGHETTI
Tagliolini all’uovo (ovviamente quelli originali Japan non si trovano!)
TOPPING
Bamboo condito con salsa di soia
Uova sode
Alghe wakame oppure alghe nori
Germogli di soia saltati in padella.
ZUPPA (Zuppa per 2 persone, 600 ml)
Zenzero, un pezzo
erba cipollina
aglio, uno spicchio
pancetta oppure pollo o vitello, 150 gr.
sale
salsa di soia o di pesce
il brodo di pollo 600ml
Se volete consultare tutta la ricetta completa andate all’indirizzo: arigato.blogosfere.it/2007/11/ricetta-ramen.html
Che cos’è il Ramen?
Il ramen (ラーメン,拉麺 rāmen?) IPA: ˈrä-mən è un tipico piatto giapponese (ma di origini cinesi) a base di tagliatelle di tipo cinese di frumento servite in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con guarnizioni in cima come maiale affettato ( チャーシュー?, chāshū), alghe marine secche (海苔 nori?), kamaboko, cipolla verde e a volte mais.
Praticamente ogni località del Giappone ha la propria variante di ramen, dal ramen di tonkotsu (brodo di osso di maiale) del Kyūshū al ramen di miso dell’Hokkaidō.
La Storia
Il ramen è di origine cinese, tuttavia non è chiaro quando esso fu introdotto in Giappone. Anche l’etimologia della parola ramen è argomento di dibattito. Secondo una teoria è la pronuncia giapponese del cinese 拉麺 (la mian), che significa “tagliatelle tirate a mano”. Una seconda teoria propone 老麺 (laomian, “tagliatelle antiche”) come la forma originale, mentre un’altra afferma che il ramen fosse inizialmente 鹵麺 (lǔmiàn), tagliatelle cotte in una salsa densa e ricca di amido. Secondo una quarta teoria la parola deriva da 撈麵 (lāomiàn, “lo mein“), che in cantonese 撈 significa “mescolare”, e il nome si riferisce al metodo di preparazione effettuato mescolando le tagliatelle con una salsa.
Fino agli anni 1950 i ramen erano chiamati shina soba (支那そば, letteralmente “soba cinese”), ma oggi è più comune il termine chūka soba (中華そば, che significa anch’esso “farina di grano saraceno cinese“) o appunto ramen (ラーメン), perché la parola “支那” (shina, che significa “Cina”) è considerata da molti offensiva.
Fino al 1900, i ristoranti che servivano cucina cinese da Canton e Shanghai offrivano un piatto di semplice ramen di tagliatelle (tagliate, piuttosto che tirate a mano), un po’ di guarnizioni, e un brodo insaporito con sale e ossa di maiale. Molti cinesi inoltre conducevano chioschi mobili di cibo da strada, vendendo ramen e gnocchi di gyōza ai lavoratori. Entro la metà del primo decennio del Novecento, questi chioschi usavano un tipo di corno musicale detto charumera (チャルメラ, dal portoghese charamela) per pubblicizzare la propria presenza, una pratica che alcuni venditori mantengono tuttora con altoparlanti e registrazioni trasmesse di continuo. All’inizio del periodo Shōwa, il ramen era diventato un piatto popolare quando si mangiava fuori.
Dopo la seconda guerra mondiale, si diffuse nel mercato giapponese la farina economica importata dagli Stati Uniti d’America. Nello stesso periodo, milioni di soldati giapponesi erano tornati dalla Cina e dall’Estremo oriente continentale. Molti di questi rimpatriati erano diventati pratici di cucina cinese e di conseguenza aprirono ristoranti cinesi in tutto il Giappone. Mangiare ramen, benché diffuso, era ancora un’occasione speciale che richiedeva mangiare fuori.
Nel 1958, furono inventate le tagliatelle istantanee da Momofuku Ando, il taiwanese-giapponese fondatore e presidente della Nissin Foods. Scelta come la più grande invenzione giapponese del XX secolo in un sondaggio giapponese,[1], il ramen istantaneo permise a tutti di preparare questo piatto semplicemente aggiungendo acqua bollente.
Dagli anni 1980, il ramen è diventata un’icona culturale giapponese e fu studiata in tutto il mondo da molti punti di vista. Nello stesso tempo varietà locali di ramen ebbero successo nel mercato nazionale e potevano persino essere ordinati con i loro nomi regionali. Un museo del ramen fu aperto a Yokohama nel 1994.
Estratto da Wikipedia e consultabile su it.wikipedia.org/wiki/Ramen