Arrivati al mini aeroporto di Mahè, vista l’ora di ritardo, nessuno dello staff ci sta aspettando e nessuno può avviare le pratiche di sbarco….cosí non ci fanno scendere … Sono le 8 di mattina, manco a dire che è notte fonda..Ma che ridere…troppo buffo. Aspettiamo un po’ ed ecco, finalmente ci siamo. Scendiamo dalla scaletta, attraversiamo la strada ed entriamo in aeroporto, sembra più una stazione degli autobus.
Approfittiamo della mia panciotta e ci accodiamo alle famiglie con bambini e disabili per tagliare la fila della dogana…beh dove si può….
Il caldo è impressionante, abbiamo la sensazione che qualcuno ci ha messo in un forno. L’umidità è alle stelle. Si passa dal solleone alla pioggia in un solo secondo. Usciamo alla ricerca del pulmino diretto al porto per prendere il traghetto per La Digue, il servizio è fornito dalla agenzia nel biglietto. Come sempre all’interno dei mezzi l’aria ti uccide, poi esci ed è pazzesco. Con i tempi tecnici che ci sono da queste parti, partiamo in ritardo rispetto al previsto. La traversata è molto bella, ma, il caldo e la mancanza di sonno, di fatto abbiamo perso una notte intera, ce la godiamo pochissimo.
Scesi a La Digue abbiamo la sensazione di arrivare all’ Isola Maggiore (del Trasimeno), è tutto concentrato e minuscolo. Ci incamminiamo verso il nostro alloggio. Sono le 12 il sole è rovente e noi siamo sfiniti. La distanza dell’alloggio dovrebbe essere minima, Rick per aiutarmi si accolla tutti i miei bagagli, così si ritrova con il mega zaino, due borse a tracolla e il trolley pieno di cibarie. I vestiti del viaggio per quanto leggeri si appiccicano addosso, siamo affaticati, ma qui non ci sono macchine, solo bici per cui una volta incamminati non possiamo rimediare. Dopo circa un km arriviamo a Cocotier du Rocher dove ci accoglie Stephane con una bella limonata fresca, direi che non poteva fare cosa più gradita! Ci mostra il bungalow e devo dire uno spettacolo…camera ampissima, bagno altrettanto, cucina fornita di bollitore, micronde, tostapane, ed tutto il necessario per cucinare, veranda meravigliosa immersa nel giardino tropicale. Unico problema? Il caldo che per ora ci sembra infernale.
Il resto della giornata lo trascorriamo in bambola, unica cosa che riusciamo a fare è affittare le bici e tornare al porto a ritirare le Rupie delle Seychelles.