La bistecca di Kobe

Questo non è un post per vegetariani!

L’altra sera abbiamo avuto l’immensa fortuna di assaggiare per la prima volta… e sicuramente anche l’ultima… la famosissima bistecca di Kobe, del Giappone… ma non siamo andati in Giappone a mangiarla sia ben chiaro!

Due nostri grandi amici sono riusciti ad averla e se la sono fatta spedire via aereo in un imballaggio sottovuoto con tanto di carta assorbente e tutte le altre attenzioni varie che si possano mettere in una carne che costa più del caviale.

Per chi non la conoscesse la bistecca kobe prende il nome dalla razza di manzo che si chiama Kuroge Wagyu: è un capo dal manto nero e viene dalla provincia che anticamente si chiamava Tajima ed oggi si chiama Prefettura di Hyogo, in Giappone. Il manzo di Kobe è rinomato per il suo sapore, la tenerezza e la struttura grassa e ben marmorizzata.

Ma la cosa che più stupisce nel conoscere questo tipo di carne è il metodo di allevamento. Tra leggenda e realtà, si parla di animali cresciuti a grano, birra e musica classica sottoposti ad energici massaggi quotidiani (addirittura si ritiene che che in passato venissero fatti con guanti di crine inbevuti di saké!).

Questo trattamento favorirebbe la distribuzione fine ed omogenea del grasso nella carne dal tipico aspetto “marmorizzato” che le donerebbe un morbidezza senza paragoni.

Oltre ad essere costosissima, anche a causa della lentezza della crescita dei manzi, la carne di Kobe è anche estremamente difficile da trovare.

La carne di kobe può essere preparata alla griglia, su piastra (Teppanyaki), come componente del Sukiyaki e in molti altri modi, noi ovviamente l’abbiamo cotta su una piastra in vetro ceramica a regola d’arte.

Effettivamente è indescrivibile il sapore e la gustosità che invade tutto il palato mangiando questa bistecca… una cosa mai provata prima.

Ma…tutto questo post per una bistecca direte voi… beh visto che è la carne più costosa del mondo con un prezzo che può superare i 1000 euro al chilo (si avete capito bene mille euro), dobbiamo ritenerci fortunati di aver mangiato una prelibatezza simile, ma sopratutto dobbiamo ringraziare i nostri carissimi amici che hanno organizzato e offerto questa surreale cena.


La piastra in vetro ceramica da 3 chilowatt!!!


Le bistecche sul piatto pronte da cucinare.


Dettaglio di una bistecca da 5 etti… mmmhhh… 1000 euro al chilo….

3 comments
  1. Evidentemente è la vostra compagnia che merita una carne del genere. Anche se il Kobe non credo che sia molto d’accordo…. 🙂
    Grazie a voi per la bella serata!!!!!!! Laura ed Eros

  2. Salve. Anche nella mia cittadina, Civitanova marche, ho potuto gustare questa carne in un piccolissimo locale, la Tavola di Locullo, situata nel borgo marinaro. E’ un’enoteca con tre tavoli ed una micro cucina, ma dove si possono gustare carni provenienti dal Giappone, Argentina, Australia, ecc., oltre a quelle di razza marchigiana.

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